Shampoo e balsamo- riconosciamo insieme i tensioattivi chimici.
La domanda che mi viene posta più spesso è “Perché il pelo del mio cane è sempre pieno di nodi e feltri ? ”
Cosa succede con gli shampoo e con le maschere classiche?
Gli shampoo tradizionali e quelli maggiormente in commercio, contengono tensioattivi chimici che sono troppo aggressivi per la cute e per il pelo,
in quanto rovinano il mantello idrolipidico della pelle, che è quello che protegge dai batteri e in generale dall’ambiente esterno. (Sgrassando troppo)
I tensioattivi sono delle sostanze attive lavanti che, permettono di “sciogliere” lo sporco eliminandolo con l’acqua.
I tensioattivi, sono composti da una parte che si lega al grasso (sporco) ed una che si lega all’acqua, è proprio in questo modo che lo sporco può essere eliminato e portato via dall’acqua.
I principali tensioattivi di origine chimica e quindi da evitare sono:
SLES •Sodium Laureth Sulfate (o Sodium Lauryl Ether Sulfate)
SLS •Sodium Lauryl Sulfate che nell’INCI (lista dei componenti ) degli shampoo si trova solitamente dopo l’acqua.
Sono entrambi tensioattivi molto aggressivi, specialmente se contenuti in elevate quantità.
Sebbene esistano altri tensioattivi in grado di “addolcirne” l’aggressività, questi sono comunque molto sgrassanti, dunque seccano pelo e cute ugualmente.
Inoltre, negli shampoo classici troviamo anche siliconi, parabeni e petrolati che possono danneggiare la cute ed il pelo.
I siliconi sono composti artificiali a base di silicio non bio-degradabili, che quindi inquinano anche l’ambiente.
Essi creano una pellicola attorno al pelo, come se li plastificasse, (pensate alla ricostruzione delle unghie è la stessa identica Cosa).
I più comuni sono:
•dimethicone (e simili che terminano con -one) e •cyclopentasiloxane (e simili che terminano con -siloxane), •dimethiconol, •trimethylsiloxysilicate e •quaternium 80.
I parabeni sono elementi chimici organici che sono facilmente riconoscibili nell’INCI in quanto terminano tutti col il suffisso -paraben.
I più comuni sono •methylparaben,
•ethylparaben,
•propylparaben, •isobutylparaben,
•butylparaben e
•benzylparaben
•Calcium parabene
•Sodium parabene
•Potassium parabene
Le leggi europee classificano queste sostanze come “potenziali interferenti endocrini”, ovvero sostanze che possono interferire con la normale attività delle ghiandole che producono alcuni ormoni, soprattutto degli estrogeni causando spesso infertilità.
Inoltre, alcuni studi hanno messo in evidenza la relazione tra alcuni di questi conservanti e lo sviluppo del tumore al seno.
I petrolati sono derivati del petrolio
•Paraffinum liquidum, •Petrolatum
•Cera Microcristallina
•Mineral Oil)
Insomma altro non è che PETROLIO RAFFINATO. Quanto può essere salutare ?
Siliconi, parabeni e petrolati sono sostanze “filmanti”.
Essi hanno il ruolo di ricoprire interamente il pelo, proprio come fossero una sorta di pellicola, in modo da farlo apparire liscio, morbido e idratato è setoso, non permettendo alle altre sostanze di entrare (anche a quelle che fanno davvero bene).
Il problema sta nel fatto che gli shampoo “tradizionali” , mentre esternamente ciò che si percepisce è un pelo sano
in realtà, sotto il pelo non riceve effettivamente nutrimento e nel tempo si sfibra e perde vigore.
Gli shampoo classici, infine, contengono spesso conservanti cessori di formaldeide (che è cancerogena) dai quali bisogna assolutamente stare alla larga: •imidazolidinyl urea,
•diazodinyl urea, •Methylchloroisothiazolinone, •Methylisothiazolinone, •Formaldheyde,
•DMDM hydantoin, •Benzylhemiformal, 2-bromo, 2-nitropropane , 1,3-diol, 5-bromo, 5-nitro, 1,3-dioxane,
•Cocamide Mea/Tea/Dea, BHA, BHT.
Perché scegliere uno shampoo bio?
Gli shampoo bio, a differenza di quelli classici, contengono solo tensioattivi naturali che detergono in maniera delicata e che rispettano la pelle ed il suo pH, eliminando lo sporco altrettanto bene ma senza causare danni (questo è il motivo per il quale producono poca schiuma durante il lavaggio).
Shampoo Bio sono fatti con tensioattivi di origine naturale più delicati sono:
•Lauryl Glucoside, •Cocoglucoside,
•Gliceryl Oleate,
•Sodium Lauroyl Sarcosinate, •Sodium Lauryl Sulfoacetate, •Cocamidopropyl Betaine, •Disodium Cocoamphodiacetate,
•Sodium Lauryl Glutamate, •Sodium Cocopolyglucose Tartrate,
•Decyl Glucoside,
•Sodium Cocopolyglucose Citrate e
•Capryl Caprylyl Glucoside.
Gli shampoo bio non contengono siliconi, parabeni e petrolati ma, al loro posto contengono minerali naturali, estratti di erbe e oli che idratano e nutrono realmente il pelo e la pelle apportando numerosissimi altri benefici.
Sono dei prodotti studiati nella prospettiva del rispetto dell’ambiente.
Il passaggio agli shampoo bio
Una volta presa la decisione di eliminare del tutto prodotti che contengano ingredienti di origine chimica,
si può avere l’impressione che, con i primi lavaggi effettuati con uno shampoo completamente naturale, il pelo diventi secco, sfibrato, crespo e senza vita.
Il pelo non è peggiorato ma semplicemente si mostra per quello che È IN REALTÀ ovvero per quello che è sempre stato a causa del continuo utilizzo di shampoo troppo aggressivi:
vengono liberati da quegli strati di siliconi che li ricoprivano e che lo facevano sembrare bello, proprio come se fossero una sorta di maschera che nascondeva le reali condizioni del pelo.
Riportare il pelo al giusto grado di idratazione, forza e vitalità non è impossibile, ma è certamente un percorso che richiede molta pazienza.
Bisogna insistere continuando a utilizzare shampoo bio, senza dare la colpa allo shampoo che non funziona e resistere alla tentazione di tornare ad utilizzare shampoo classici.
Se proprio non si vedono risultati nemmeno dopo mesi di utilizzo, è meglio cambiare marca di shampoo bio perché, così come accade tra gli shampoo classici, anche tra quelli naturali ed eco bio esistono prodotti migliori di altri o più o meno adatti alla tipologia di pelo.
Lo stesso identico discorso vale anche per le maschere che a differenza dello shampoo che sostanzialmente serve a LAVARE , queste svolgono un ruolo ben più importante ossia NUTRIRE.
Ma come si può nutrire un pelo plastificato o soggetto ad aggressioni continue da parte di agenti chimici poco consigliabili ?
Per nutrire il pelo vi è bisogno semplicemente di ciò che madre natura ci ha offerto e che l’ingegno umano grazie alla lavorazione di queste materie, è stato in grandi di usare a proprio vantaggio sin dai tempi più antichi.
Alcuni oli sono preziosissimi ed hanno grandi capacità nutritive, rinvigorenti lucidanti e ristrutturanti, ma non per pura apparenza, ma perché restituiscono al fusto ciò che con i lavaggi ed il tempo esso perde.
Ovviamente il passaggio può essere anche in questi casi veloce, graduale o lento. Ma state certi di una cosa: state nutrendo realmente e dall’interno!
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